VINCENZO MENDAIA Vincenzo Mendaia, nacque il 30 agosto 1855 da Matteo e Anna Romano. Dopo gli studi presso la scuola di suo zio Vincenzo, si recò a Napoli, dove si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza, riportando un notevole punteggio. Ancora giovane, alternava gli studi alle visite dei suoi possedimenti situati a Roccanova, Sant'Arcangelo e comuni limitrofi. Il suo intendo era quello di rendersi idoneo a risolvere i gravi problemi sociali della sua terra, la Basilicata, rimasta in stato di abbandono. Decise di candidarsi alle elezioni del Collegio di Chiaromonte e Potenza. Venne eletto il 30 novembre 1904 nella XXII° Legislatura fino alla XXVI°, fece parte ininterrottamente del Parlamento Nazionale. Fu eletto magistrato di Primo grado e primo presidente della Corte d'appello di Firenze; Fece parte della Commissione permanente di diritto privato e giustizia e della Commissione permanente dei lavori pubblici. Fin dalla prima Legislatura s'interessò delle acque, delle fognature, della viabilità della sua terra; sperava di far giungere la ferrovia nei pressi di Roccanova. Egli fu un simbolo di impegno politico e civile a favore della popolazione del suo collegio, assiduo difensore degli interessi e dei diritti dei cittadini, al quale debbono quanto di strade, acquedotti, linee automobilistiche ecc. riuscì a strappare al patrio Governo, noncurante delle necessità e dei bisogni di queste generose, stanche ed affannate popolazioni. Il busto elevato a Roccanova come ricordo, nella via principale, è giustamente un attestato di riconoscimento per le opere da lui svolte. Morì l'11 febbraio 1924. Era appena rientrato in carrozza da una visita ai suoi possedimenti nel comune di Tursi; il trapazzo lo aveva debilitato al punto da procurargli una strozzatura intestinale. (dal Calendario 2000 Pro-loco) |
VINCENZO GIURA
"Un autentico cavaliere del lavoro". |
GERARDO CHIAROMONTE
I genitori del senatore Gerardo Chiaromonte erano di Roccanova, lui era nato a Napoli nel 1924, Parlamentare e dirigente del PCI e del PDS poi, da sempre impegnato nella battaglia
per il riscatto del Sud. Fu per molti anni consigliere al Comune di Napoli.
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Proveniente da Montalbano Jonico ov'era nato nel 1880, venne a Roccanova agli inizi del Novecento per svolgere l'attività decorativa presso famiglie nobili del posto. In questa nuova dimora conobbe una giovane maestra elementare di
Lagonegro: Maria Rosa La Scalea, se ne innamorò e vi convolò a giuste nozze il 22 ottobre 1910, è vissuto per diversi decenni a
Roccanova. |
DONNA ROSINA FORTUNATO
(Aveva sedici anni e due treccine bionde...)
fra gli anni 50 e 60 la stampa si interessò molto al caso della Signora Rosina Fortunato, di Roccanova, ritenuta ottima cacciatrice ancora
intorno agli anni ottanta, dopo una lunga pratica col fucile iniziata quand'era appena sedicenne.
Il ricordo in una cronaca di Elio Tramontano. |